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La malia della paidaimonia

Lo so. Manco da più di un mese – non so contare- e non so neanche più scrivere. Studio, mille esami da dare, da circa 6 NCFU (NonCiFaiUtili) ciascuno, sebbene il quantitativo sarebbe da 1000, ma va bene. Casi della vita. Ritorno a contare i fili d’erba per un tweet che ho letto poco fa.

Penso fosse una directioner, ma andiamo con ordine. Sono curioso, e ogni volta che apro Tweeter do un’occhiata ai trend. E devo dire che ogni singolo giorno almeno un paio riguardano qualche cantante che non superi i 20 anni. #Directionerperlabarbadimerlino #bilibersperlacannadibieber con tanto di automutilazione delle braccia. Siamo arrivati al sacrificio rituale perché il proprio dio rimanga tale. Tam religio…

Ma ma la summa theologica  risiede nella frase “sono la ragione delle nostre vite.” Non mi interessa criticare, prendere in giro o insultare questi ragazzi, sinceramente il punto è un altro.

Una volta si sarebbe detto che il cantante X ha un ruolo molto importante nella mia vita e che certamente con i suoi testi mi è stato molto vicino. O che ha avuto un ruolo importante per la mia cultura. Ma addirittura conferire lo stato di Dio-creatore di vita? E se i One-direction si sciogliessero, ad esempio? Cosa accadrebbe alla vita delle loro fan?

Non è il caso di paragonarli a Band come Queen o Beatles: nessuno può sapere se lasceranno un traccia indelebile nella storia della musica o meno. Ma il fatto stesso che l’idolo sia, guarda caso, poco più grande di loro ma che su di loro esercita il fascino del ragazzo maturo, non tanto da essere un padre, mi pone davanti alla seguente domanda: Amano l’ideale trasmesso o il corpo che le trasmette?

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Insegna ad un uomo a pescare…

Durante questa settimana la corte d'Appello di Milano alla ha confermato la condanna per frode fiscale in appello a 4 anni all' on. Silvio Berlusconi. Nella trasmissione Quinta Colonna condotta da Paolo del Debbio su rete 4 assistiamo ad un involuzione della prospettiva di realizzazione personale che, fin dall'articolo 1 della nostra costituzione, dovrebbe costituire un caposaldo della cultura occidentale. 

In entrambi i casi abbiamo delle persone in difficoltà, con la quale il cavaliere risponde con aiuti economici. Non starò qui a sottolineare il fatto che non abbia parlato o meno della sua sentenza, o della retorica propagandistica che vuole influenzare addolcendo la figura del politico adesso fortemente pregiudicata.

Ma la scena del postulante che chiede favori al potente di turno mi induce a riflettere sulla tempestività in tempi di crisi, ovvero ciò che si può fare perché si possa arginare un determinato problema mentre manovre di più lunga durata abbiano il tempo di risolverlo definitivamente. 

In questo caso l'efficacia dell'aiuto concreto è solo apparente e sopratutto non investe coloro che non hanno avuto la fortuna di andare in televisione a chiedere aiuto al signorotto di turno. Di fatto non risolve la situazione, ma la ritarda dando false speranze e illudendo sul fatto che fra qualche mese la crisi sia risolta. Oltretutto la politica non è filantropia, ma strumento che si occupa non della persona x, ma di n persone che hanno quel medesimo problema. E' anche far in modo che l'individuo riesca a sostenersi grazie al suo lavoro, non grazie alla manna dal cielo.

Forse, chi non ha il pensiero obnubilato dalla fame, la risposta che lo Stato deve dare non la cerca in una rete televisiva, ma nella realtà che lo circonda.

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Pagliuzze nell'arcobaleno

Tanto perché sono originale e parlo sempre di tante cose. Finalmente abbiamo un nuovo governo, la cui età media si è abbassata di due giorni rispetto ai governi precedenti. In questi giorni ha suscitato, il buon senso esiste ancora, parecchie perplessità la candidatura dell'onorevole Biancofiore alle pari opportunità. Nulla di strano anche se per una volta se ci fosse un uomo a promuovere queste benedette pari opportunità non è che farebbe un soldo di danno, anzi.

Il problema sono le sue fantastiche dichiarazioni in materia LGBT. Ve l'ho detto che sono molto originale.

 "Purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, tra l'altro una natura che non ti fa avere una vita facile"

Sembra riprendere Freud laddove, rispondendo ad una madre americana che chiedeva se l'omosessualità fosse curabile, diceva di no, sebbene non fosse un comportamento vantaggioso socialmente (chissà perché!).
Stessa caratura culturale. Peccato che la vita gliela rendono difficile una serie di persone che per essere uomini devono essere almeno in cinque per picchiarne uno. Strano visto che in genere questi futuri nobel per la pace ritengono certi individui non uomini, ma donne mancate. E qui veniamo ad un altro punto. E' mia convinzione credere che chi discrimina gli omosessuali (le lesbiche non esistono di per se stesse, sono un mezzo per favorire il desiderio del vir minchionis) , non abbia una grande idea del genere femminile. Le caratteristiche di un omosessuale non possono essere riconducibili a loro, questo manderebbe in tilt la loro virilità, e dunque sono le medesime di una donna (Cambio di genere del nome, e poi in generale l'appellativo di prostituta, per fare due esempi) e associandoli ad una posizione di sottomissione alla loro virilità. Questo modo di vedere le cose, se avallate, legittima una supremazia basata solo da ciò che si ha in mezzo alle gambe, che non è garante di civiltà quanto potrebbe esserlo una istruzione superiore, o, più in generale, di una cultura tollerante che favorisce l'integrazione.

Fidatevi di me, l'uomo ha due grandi organi, cervello e pene, fantastici. Ma il nostro problema è il sangue: non ce n'è abbastanza per tenerli accesi tutti e due contemporaneamente.

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Message in a Bottle: vetro infrangibile

Quasi trenta anni per raggiungere la Croazia, partendo dal Canada. Traffico? No, la volontà del mare. Un messaggio in una bottiglia: che cosa affascinante. Affidare un proprio pensiero al mare perché lo trasporti lontano, tra tempeste, onde anomale, navi. E arrivare a destinazione, dal proprio amato/a, che tutti i giorni si reca sulla spiaggia in attesa del vostro scritto, e comunicargli il vostro pensiero:" Stasera pizza?"

No, decisamente poco affidabile come mezzo di comunicazione. Voi che scrivereste se doveste mandare un messaggio in bottiglia? Perché  il problema è che non si ha tanto spazio, non si può certo inviare l'Odissea.

Tendiamo sempre ad idealizzare le cose, ad esempio la foto nell'articolo mostra una bottiglia perfettamente pulita, con un messaggio scritto su pergamena e legato da una fascetta chic. La realtà è che la ragazza l'ha ritrovato tra la sporcizia portata dal mare sulla spiaggia. Pensate a cosa c'era rimasto di pulito.

Il messaggio potrebbe anche essere incomprensibile, e sopratutto per nulla tempestivo. Un esempio: Posso scrivere "Ti ho taggato nella foto x, vai a vedere!" se poi a leggerlo è una persona che fra venti anni  non saprà neanche che cosa sia Facebook? Il mito stesso del naufrago che chiede aiuto è una palla: cosa chiedi aiuto se non puoi avere una risposta subito? Tra l'altro ora siamo perennemente geolocalizzati, quindi l'esperienza del naufragio sarà riconducibile a quella di una gita fuori porta.

Eppure c'è anche un altro caso. Pensate anche ad una scrittura sgrammaticata, tipo la mia. Una persona scrive:" o mangiato una mela, mi a fatto male, aiuto sto muorendo. Se potresti, mi passi l' aqua? Quella del mare non e buona. E una kosa troppo meglio questo messaggio nella bottiglia. " Etc. E magari passeranno anni, lustri, decadi, centurie. Il processo della scrittura, nel frattempo, trasformerà questi errori che diventeranno tollerabili, e anzi, auspicabili; e così il destinatario capirà perfettamente il messaggio. Ma manca sempre la tempestività. Infatti quella persona sarà morta e sepolta. Strangolata da un insegnate di italiano.

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Pamela De Ioris
Sin da bambina mi ha sempre affascinato l'idea di trovare in riva al mare una bottiglia contenente un messaggio. E voglio confessa... Leggi tutto
Venerdì, 19 Aprile 2013 10:50
Alessio Martorelli
Secondo me c'è una piovra negli abbissi che le raccoglie e ci fa best seller in fondo al mar. Avrai contribuito a farle vincere il... Leggi tutto
Venerdì, 19 Aprile 2013 10:57
Alessio Martorelli
*abissi
Venerdì, 19 Aprile 2013 10:58
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Pasqua, Pasquetta e altri dettagli

Salve a tutti gli studenti belli e bellissimi, e anche ai prof. Mi scuso dell'assenza dalle disumanae litterae, ma sono stato rapito da dei bioterroristi di nazionalità svervegese verso i quali ho sviluppato la sindrome di stoccolma e alla fine sono diventato così appiccicoso che pur di scappare da me si sono ordinati sacerdoti ortodossi e sono fuggiti in un monastero sul monte Olimpo ( se non mi credete controllate, esiste davvero un monastero sul monte Olimpo).

Che dire, durante la mia assenza Habemus papam, non habemus ancora governo, e io un questo trantran di sicuro habemus cefaleam (plurale maiestatis, oh yeah). Ma finalmente i cristiani adesso hanno un papa di cui vantarsi, per lo meno sta facendo una serie di cose che, per un'istituzione così colossale e radicata come la chiesa, di certo rappresentano delle scosse non da poco. E'anche vero che la chiesa scricchiola da un paio di secoli però in fondo è grazie al loro capo che atei, agnostici, ebrei, induisti, buddisti, islamici e pagani  lunedì non andranno a lavoro. Almeno in Italia.

E veniamo al sodo. Stamane sono andato a fare la spesa. E ho visto che vendevano, al bancone del pane, tra il cibo degli dèi (cfr lingue di gatto e affini), le uova di pasqua già spezzate e confezionate. Allora, seriamente, davvero? Ma vuoi mettere il piacere di aprire, rompere con il classico colpo da karateka provetto l'uovo, creando ogni volta un'esplosione di pezzetti di cioccolato che finiscono ovunque tranne che sulla tavola? E le sorprese? Io una volta rimasi scioccato nel leggere sul retro dei colori trovati nell'uomo la scritta "made in italy",avevo forse 10 anni e la cosa mi creò profondo turbamento, tant'è che gli effetti di tale choc si sentono ancora oggi. Le sorprese made in china dentro l'uovo per me sono un must, come pane e mortazza, pane e nutella, pane e salame tirato dalla coda del cane. Insomma non si è mai troppo adulti per prendere l'uovo così com'è. Quindi ho snobbato altamente quelle confezioni, e mi sono catapultato verso l'essenza pasquale per tutti i bambini e non.

Bene, con l'occasione vi faccio gli auguri di Buona Pasqua e Pasquetta, che è ancora più importante della prima perché ci si può riprendere dall'abbuffata domenicale, o, per i più temerari, fare il bis. Un saluto affettuoso a chi mi legge, nella speranza che non vi abbia annoiato :)

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Il re lo vuole in rosa

La cara regnante d'oltre Manica ha appena sottoscritto un documento contro ogni forma di violenza e per la parità dei diritti. Sebbene non vi sia alcun riferimento esplicito agli omosessuali, sembra realmente che questo gesto sia destinato ad avere un' eco rilevante nei paesi del Commonwealth. Eppure io una pulce nell'orecchio vorrei mettervela lo stesso.

E nel farlo prenderò come riferimento un altro re, che ha ormai abdicato, in uno dei suoi ultimi spettacolari interventi a favore dell'umanità. Lo scorso 13 Dicembre la presidentessa dell'Uganda incontra il papa in Vaticano. E' la stessa che vorrebbe mettere una legge che punisca l'omosessualità anche con la morte. E indovinate da chi ricevette la benedizione? Esatto! Eppure  il quinto comandamento non diceva..." Ma il re lo vuole!" Bene così. Poi ci si domanda del perché si voglia abbandonare il posto di lavoro, forse non si è tanto credibili con interventi di questo tipo.

E alla fine arriva Bersani. Il grande maestro, che supera Veltroni in grazia e perdita dell'elettorato. L'uomo che riuscì a perdere, l'unica cosa difficile da fare in queste elezioni. Bene, visto che siamo un popolo senza memoria, vorrei farvi notare che si sta mettendo in scena lo stesso teatrino schizofrenico: sì, no, sì, no, sì, no, e "il governo è caduto abbiamo un elettorato che chiede riforme ben più importanti".

Infatti già stava ritrattando su uno dei suoi punti. In questo caso il re, che lo voglia o meno, conta come il due di picche. Sarà che parte di quell'elettorato è trattato un po'come venivano trattate le donne nell'America di fine ottocento: tutte tasse niente diritti.

Fossimo la Francia nella quale il dibattito non è tanto incentrato sulle unioni civili, quanto piuttosto sulla possibilità di adottare. (Una bella analisi, pro-memoria). Noi fortunatamente siamo realisti. Loro: "libertè, egalitè, fraternitè". Noi:"Ma-de-ché".

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Breve riflessione #1: La trave è nell'occhio degli altri, stavolta

Oggi volevo parlarvi di due cose. La prima notizia è di qualche giorno fa e riguarda la decisione del presidente della repubblica Napolitano di annullare un incontro istituzionale con l'ex-ministro delle finanze Peer Steinbrueck. La gaffe di quest'ultimo ci dimostra due cose:

1)  la stupidità umana non è un male italiano

2)  I clown non stanno solo nel nostro parlamento

Ma a livello umano è giustificata: Non dimentichiamoci che il nostro ex-presidente del consiglio ha dato della "culona inguardabile" alla Merkel, quindi i primi a far scendere il dialogo a un livello poco edificante siamo stati noi. Si tratta di politica e le proprie opinioni personali, a meno che non siano splendide e condivisibili, non contano nulla e non devono essere esternate. Molto probabilmente non è l'unico a pensarlo, anche tra di noi, ma chi non ricopre una carica di rilievo può dire quello che vuole.  Quello che mi da fastidio è il fatto che Napolitano non è che sia proprio reattivo: se avesse tenuto questa linea ad ogni occasione istituzionale estera, sarebbe stato meglio, adesso invece siamo più quelli che seguono gli ordini un po'come cagnolini. Peccato, ma meglio tardi che mai.

Questo fornisce anche un altro spunto di riflessione: Ora che abbiamo mostrato carattere, o meglio, ora che il nostro presidente della repubblica ha fatto valere il suo ruolo di prestigio, è come se i dissensi si fossero appiattiti in virtù di un nemico comune. Magari sarebbe il caso che un'intera classe politica evitasse di mettersi in ridicolo e questo è solo in nostro potere: sta a noi essere meno "furbetti" e più civili, in ogni aspetto della nostra vita quotidiana.

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Si inizia... a studiare!

Linguaccia

Un saluto a tutti gli abitanti di Tor Vergata, sono qui con la mia tazza fumante di tè verde e dei biscotti, convincendomi che il dolce mi persuaderà a studiare! Voi Fate un break tra una pagina e l'altra? Dicono che gli zuccheri favoriscano la concentrazione, se è così per certe materie mi occorre andare in coma diabetico anche solo per leggere una pagina! 

Seriamente, cosa vi fa concentrare? A me il silenzio tombale, se solo sento un minimo rumore fuori mi deconcentro, il che avviene spesso dato che il mio vicino sembra stare tutto il giorno con la motosega a potare piante. O forse si sta preparando per diventare Jason di venerdì 13 nella realtà?

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Enrica Antonini
A me fa concentrare solo l'ansia ihihih Procrastino fino a quando non devo fare tutto in un tempo minimo...solo così riesco a dare... Leggi tutto
Venerdì, 08 Febbraio 2013 19:15
Silvia Lovati
Io mi concentro in maniera opposta rispetto a te, nel senso che col silenzio tombale automaticamente comincio a divagare con la me... Leggi tutto
Venerdì, 08 Febbraio 2013 19:28
Alessio Martorelli
@enrica oddio penso che sia una cosa al limite del masochismo eheheheh, eppure così vera! @Silvia ok, la faccenda della musica è q... Leggi tutto
Venerdì, 08 Febbraio 2013 21:03
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