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Pagliuzze nell'arcobaleno

Tanto perché sono originale e parlo sempre di tante cose. Finalmente abbiamo un nuovo governo, la cui età media si è abbassata di due giorni rispetto ai governi precedenti. In questi giorni ha suscitato, il buon senso esiste ancora, parecchie perplessità la candidatura dell'onorevole Biancofiore alle pari opportunità. Nulla di strano anche se per una volta se ci fosse un uomo a promuovere queste benedette pari opportunità non è che farebbe un soldo di danno, anzi.

Il problema sono le sue fantastiche dichiarazioni in materia LGBT. Ve l'ho detto che sono molto originale.

 "Purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, tra l'altro una natura che non ti fa avere una vita facile"

Sembra riprendere Freud laddove, rispondendo ad una madre americana che chiedeva se l'omosessualità fosse curabile, diceva di no, sebbene non fosse un comportamento vantaggioso socialmente (chissà perché!).
Stessa caratura culturale. Peccato che la vita gliela rendono difficile una serie di persone che per essere uomini devono essere almeno in cinque per picchiarne uno. Strano visto che in genere questi futuri nobel per la pace ritengono certi individui non uomini, ma donne mancate. E qui veniamo ad un altro punto. E' mia convinzione credere che chi discrimina gli omosessuali (le lesbiche non esistono di per se stesse, sono un mezzo per favorire il desiderio del vir minchionis) , non abbia una grande idea del genere femminile. Le caratteristiche di un omosessuale non possono essere riconducibili a loro, questo manderebbe in tilt la loro virilità, e dunque sono le medesime di una donna (Cambio di genere del nome, e poi in generale l'appellativo di prostituta, per fare due esempi) e associandoli ad una posizione di sottomissione alla loro virilità. Questo modo di vedere le cose, se avallate, legittima una supremazia basata solo da ciò che si ha in mezzo alle gambe, che non è garante di civiltà quanto potrebbe esserlo una istruzione superiore, o, più in generale, di una cultura tollerante che favorisce l'integrazione.

Fidatevi di me, l'uomo ha due grandi organi, cervello e pene, fantastici. Ma il nostro problema è il sangue: non ce n'è abbastanza per tenerli accesi tutti e due contemporaneamente.

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Il re lo vuole in rosa

La cara regnante d'oltre Manica ha appena sottoscritto un documento contro ogni forma di violenza e per la parità dei diritti. Sebbene non vi sia alcun riferimento esplicito agli omosessuali, sembra realmente che questo gesto sia destinato ad avere un' eco rilevante nei paesi del Commonwealth. Eppure io una pulce nell'orecchio vorrei mettervela lo stesso.

E nel farlo prenderò come riferimento un altro re, che ha ormai abdicato, in uno dei suoi ultimi spettacolari interventi a favore dell'umanità. Lo scorso 13 Dicembre la presidentessa dell'Uganda incontra il papa in Vaticano. E' la stessa che vorrebbe mettere una legge che punisca l'omosessualità anche con la morte. E indovinate da chi ricevette la benedizione? Esatto! Eppure  il quinto comandamento non diceva..." Ma il re lo vuole!" Bene così. Poi ci si domanda del perché si voglia abbandonare il posto di lavoro, forse non si è tanto credibili con interventi di questo tipo.

E alla fine arriva Bersani. Il grande maestro, che supera Veltroni in grazia e perdita dell'elettorato. L'uomo che riuscì a perdere, l'unica cosa difficile da fare in queste elezioni. Bene, visto che siamo un popolo senza memoria, vorrei farvi notare che si sta mettendo in scena lo stesso teatrino schizofrenico: sì, no, sì, no, sì, no, e "il governo è caduto abbiamo un elettorato che chiede riforme ben più importanti".

Infatti già stava ritrattando su uno dei suoi punti. In questo caso il re, che lo voglia o meno, conta come il due di picche. Sarà che parte di quell'elettorato è trattato un po'come venivano trattate le donne nell'America di fine ottocento: tutte tasse niente diritti.

Fossimo la Francia nella quale il dibattito non è tanto incentrato sulle unioni civili, quanto piuttosto sulla possibilità di adottare. (Una bella analisi, pro-memoria). Noi fortunatamente siamo realisti. Loro: "libertè, egalitè, fraternitè". Noi:"Ma-de-ché".

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A testa alta, ma con le terga strette

Come al solito non si smentiscono mai. Parlo del neonato movimento di Giorgia Meloni e Guido Crossetto, Fratelli d'Italia. Due dei loro candidati alla regione Veneto, Pedrina e Zanon, avrebbero pubblicato un video, poi fatto sparire, in cui  scimmiottano parodisticamente i due gay che a Sanremo avevano lanciato il loro appello. 

"Vota con la testa, non con il culo." Era uno degli ultimi cartelli in questo video omofobo. A stupirmi non è tanto questa risaputa opinione che tra l'altro è condivisa bipartisan dal mondo politico, ipocriti più, ipocriti meno. A stupirmi è l'ingenuità politica dei capo partito.

 Meloni e Crossetto lamentano un disinteresse generale delle loro proposte, e un accanimento mirato su questo exploit razzista. Il loro partito è di recente formazione, e, a parte Ingroia che vive della scia di successo dovuta alla sua storia mediatica, neanche Grillo, che è dal 2009 che promuove il movimento, ha avuto in così poco tempo un'importanza politica. E l'ultima cosa che una persona sensata farebbe è screditarsi  pensando di fare la spiritosa e riscuotendo consensi; in una corsa alle elezioni che, come sempre i fatti ce lo diranno dopo, porta avanti i diritti delle coppie di fatto. Sia a destra che a sinistra.

Avrebbero dovuto cacciare quei due gran burloni che hanno definitivamente escluso una possibile importanza del partito a livello nazionale, e non replicare con un video grottesco dove si autocommiserano. Pensino piuttosto a condannare fermamente questi atti di  inciviltà e sopratutto di insubordinazione. Altrimenti a cosa serve  formare un partito se tutti suoi membri la pensano in maniera tanto diversa? Chiedetelo anche al PD, magari una volta tanto vi risponde.

Ma la verità è dei fessi. E infatti portano un pensiero condiviso da molti, fuori e dentro il mondo politico, dato che i nostri amati deputati e senatori vengono dal popolo. Anche se spesso e volentieri se lo dimenticano. La vedo veramente dura che chi salga al potere abbia tra i primi pensieri quello di istruire la legge per i matrimoni omosessuali. In generale la gente è sempre affamata di diritti, non di doveri.

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Quando la farfalla vola sopra una cappella, breve riflessione #2 che si baciano

La storia delle censure nella nostra televisione è assodata e comprovata (un breve e divertente excursus lo trovate qui , a 1:03:35). Quella di due pesi e due misure anche. Sto parlando della coppia omosessuale in gara a Sanremo, la 63sima fiera di paese del perbenismo italiano.

Sto parlando di quella coppia che si esibisce in quella festa del crepuscolo, Stefano e Federico credo, ai quali hanno censurato il bacio, neanche fosse stato quello di Hayez che ammicca alla Francia. Ecco, la Francia ci ha lasciato tanto tempo fa in materia di determinati diritti.

Strano, se si pensa che precisamente un anno fa Belen mostrava la farfalla a tutti. Quell'episodio provocò solo tanto parlare e tanto arrapare tra la folla, che di certo non vide la propria sensibilità lesa. Ma quando la farfalla è una bacio omosessuale, ecco che dall'alto della cappella (per caso alludevate a qualcos'altro?) tuona il giudizio insindacabile: urta il sistema nervoso.

Già perché l'immagine di un omosessuale, quando non è quella di gente trucidata, offesa, derisa e discriminata,  è quella di persone effeminate e sopratutto asessuate. Se si pensa all'esternazione di Giovanardi a riguardo, quella è un ottima vox populi. Eppure strano che la Littizzetto non abbia avuto nulla da ridire al riguardo, visto che lo criticò aspramente. Come disse Weber, entrare in contatto con le potenze demoniache quando si parla di potere e politica...

- Ho voluto sorvolare sul fatto che tutto ciò potrebbe essere costruito per far parlare di se, il che potrebbe essere anche vero, ma credo che passi in secondo piano. -

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