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Insegna ad un uomo a pescare…

Durante questa settimana la corte d'Appello di Milano alla ha confermato la condanna per frode fiscale in appello a 4 anni all' on. Silvio Berlusconi. Nella trasmissione Quinta Colonna condotta da Paolo del Debbio su rete 4 assistiamo ad un involuzione della prospettiva di realizzazione personale che, fin dall'articolo 1 della nostra costituzione, dovrebbe costituire un caposaldo della cultura occidentale. 

In entrambi i casi abbiamo delle persone in difficoltà, con la quale il cavaliere risponde con aiuti economici. Non starò qui a sottolineare il fatto che non abbia parlato o meno della sua sentenza, o della retorica propagandistica che vuole influenzare addolcendo la figura del politico adesso fortemente pregiudicata.

Ma la scena del postulante che chiede favori al potente di turno mi induce a riflettere sulla tempestività in tempi di crisi, ovvero ciò che si può fare perché si possa arginare un determinato problema mentre manovre di più lunga durata abbiano il tempo di risolverlo definitivamente. 

In questo caso l'efficacia dell'aiuto concreto è solo apparente e sopratutto non investe coloro che non hanno avuto la fortuna di andare in televisione a chiedere aiuto al signorotto di turno. Di fatto non risolve la situazione, ma la ritarda dando false speranze e illudendo sul fatto che fra qualche mese la crisi sia risolta. Oltretutto la politica non è filantropia, ma strumento che si occupa non della persona x, ma di n persone che hanno quel medesimo problema. E' anche far in modo che l'individuo riesca a sostenersi grazie al suo lavoro, non grazie alla manna dal cielo.

Forse, chi non ha il pensiero obnubilato dalla fame, la risposta che lo Stato deve dare non la cerca in una rete televisiva, ma nella realtà che lo circonda.

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Volevo scrivere un altro post


Volevo scrivere un altro post.

Stamattina alle 12 ho chiamato la mia paziente relatrice per mettere a punto le ultime cose prima della discussione della mia tesi che si terrà tra pochi giorni.
E' inutile sottolineare lo stato d'ansia in cui io mi trovo in questi giorni.
Ok che la tesi l'ho scritta io e saprò di che parla, ok che in Italia la discussione è quasi una formalità, ok che comunque mi presento con una buona media...sì, ok.
So' agitata lo stesso, embè?

Dicevamo, si chiacchiera sulla presentazione, come introdurre l'argomento, con cosa proseguire, ma parto in italiano o in spagnolo, eh meglio in italiano che poi la commissione sennò non la segue, anzi no, meglio in spagnolo così poi la parte centrale la discutiamo in italiano...tanto poi la domanda in lingua gliela fa la correlatrice. Ha parlato con lei, vero?

Sorvolerò sul pantheon di divinità che ho bestemmiato, sorvolerò sull'apologia di me stessa e sul perché ero abbastanza legittimata a non aver parlato con la correlatrice e proseguirò, altrimenti scrivo un terzo post ancora.
Morale della favola, devo portare una copia della mia tesi alla correlatrice entro le 16 di oggi pomeriggio.

Esco di casa tutta trafelata e, interrogandomi circa a quale dio avevo mancato di sacrificare vergini e bambini questo mese, mi dirigo verso la copisteria dove ho fatto stampare e rilegare la mia tesi.
E' sabato. E' sabato, capite?
Sabato.
Quel giorno in cui alcuni esercizi sono chiusi perché è il weekend, no?
Ecco, quel giorno lì. Sabato.

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Commenti recenti
Magda Savastano
Grand bel post, complimenti! Di quelli che ti lasciano un sorriso amaro, un sorriso per l'ilarità con cui hai scritto, e l'amarezz... Leggi tutto
Sabato, 23 Marzo 2013 19:55
Enrica Antonini
Grazie mille Magda... Menomale che sono una che prende le cose con filosofia! ... Leggi tutto
Sabato, 23 Marzo 2013 20:24
Francesca Chiusaroli
Povera relatrice che sabati mattina... :-). #importanzadelpuntodivista e in bocca al lupo cara!! ... Leggi tutto
Sabato, 23 Marzo 2013 20:08
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Habemus Pradam ovvero Breve riflessione #anno 0

 

Un pontificato che per i più fedeli verrà ricordato come il più duro contro la lotta al peccato di comodo, e per i più blasfemi come la più aulica esaltazione celeste dello show di Real Time "Ma come ti vesti?"

Il Papa molla, se ne va, vicino al tempo di quaresima, e quindi vicino Pasqua. Forse che anche il Vaticano, memore degli insegnamenti dello sfavillante Jesus Christ superstar, abbia intenzione di fare il boom di fedeli con un exploit? Resurrezione di Cristo, riesumazione del Pontefice. Oh, yeah.

I motivi comunicatici sono essenzialmente la sua mancanza di forze e l'età che avanza. Seriamente, ma voi come ve lo immaginate il vicario di Cristo? Come un Renzi rottamatore, vagamente yuppie retrò? Non ha invece tutte quelle caratteristiche che fanno dire ai giovani " vecchio rincoglionito" e agli adulti "padre saggio e buono, io ne avevo uno e quando era vivo e non lo ascoltavo mai, perché ero giovane e gli davo del vecchio rincoglionito"?

Fatto sta che un altro punto di forza, oltre alla fashion victim, è una vaga quanto

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