La malia della paidaimonia
Lo so. Manco da più di un mese – non so contare- e non so neanche più scrivere. Studio, mille esami da dare, da circa 6 NCFU (NonCiFaiUtili) ciascuno, sebbene il quantitativo sarebbe da 1000, ma va bene. Casi della vita. Ritorno a contare i fili d’erba per un tweet che ho letto poco fa.
Penso fosse una directioner, ma andiamo con ordine. Sono curioso, e ogni volta che apro Tweeter do un’occhiata ai trend. E devo dire che ogni singolo giorno almeno un paio riguardano qualche cantante che non superi i 20 anni. #Directionerperlabarbadimerlino #bilibersperlacannadibieber con tanto di automutilazione delle braccia. Siamo arrivati al sacrificio rituale perché il proprio dio rimanga tale. Tam religio…
Ma ma la summa theologica risiede nella frase “sono la ragione delle nostre vite.” Non mi interessa criticare, prendere in giro o insultare questi ragazzi, sinceramente il punto è un altro.
Una volta si sarebbe detto che il cantante X ha un ruolo molto importante nella mia vita e che certamente con i suoi testi mi è stato molto vicino. O che ha avuto un ruolo importante per la mia cultura. Ma addirittura conferire lo stato di Dio-creatore di vita? E se i One-direction si sciogliessero, ad esempio? Cosa accadrebbe alla vita delle loro fan?
Non è il caso di paragonarli a Band come Queen o Beatles: nessuno può sapere se lasceranno un traccia indelebile nella storia della musica o meno. Ma il fatto stesso che l’idolo sia, guarda caso, poco più grande di loro ma che su di loro esercita il fascino del ragazzo maturo, non tanto da essere un padre, mi pone davanti alla seguente domanda: Amano l’ideale trasmesso o il corpo che le trasmette?
Non so voi, ma sinceramente a me sembra che da un paio di anni le pubblicità, i prodotti di intrattenimento spingano al massimo il motivo “Young”. Forse è sempre stato così, forse arrivo tardi ancora una volta. Mi viene una gran confusione in testa, ovunque vedo gente sui venti anni in tv che passa il tempo a: ballare, consumare panini da 4000 calorie, bere tè come fosse vodka, bere vodka come fosse acqua, bere acqua come fosse olio di ricino (ciò che non strozza, non ha fascino) ridere anche se li hanno appena calciati nelle balle, rimorchiare i pali, avere muscoli che ti sogni, avere un abbronzatura già dai primi giorni di Dicembre, stare svegli fino alle sei di mattina tutti i giorni, avere un cricca, avere almeno un tipo con un cappello nella cricca; ma sopratutto essere semplici. Gioventù rima con complessità-tabù. Ma tanto questa malia prima o poi finisce non appena spegni quei 20 secondi di spot e ti rendi conto che devi affrontare tante altre e più brutte emozioni, è che nel canone che propongono i media rientreranno si e no 4 persone. Si esatto, sono i modelli dentro quelle pubblicità. Non so voi, ma io le tinte pastello oltre che nelle pubblicità le ho viste solo nei miei disegni all’asilo.
Tutto sommato nella stessa direzione vanno anche le istituzioni, visto il recentedecreto legge per il lavoro. Si faranno un sacco di soldi con gli interventi di lobotomia. Ricordate: le lettere non danno il pane. Ma tutto il resto, aggiungerei io. Tutti muli, tutti a bere tè, tutti ad essere semplici (o semplificati), tutti meno umani, tutti più giovani, tutti stregati.
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