Dopo il tempo, non è più tempo.

Nei primi giorni di lezione chiaramente ero spaesata e, prima di sedermi, controllavo 10 volte se quello fosse l'edificio giusto, il piano giusto e l'aula giusta dove di lì a pochi minuti si sarebbe svolta la lezione giusta.

Ma quello che più mi lasciava perplessa era vedere, ogni giorno, scene di studenti che raggiungevano l'università..correndo!

La mia faccia era un misto tra: "ma che ve correte?!", tipo questa  e "devo corre pur'io per caso??", tipo quest'altra 

Poi un giorno, finalmente capisco il perché.. arriva il professore, chiude la porta e, mentre stava cancellando i resti della lezione precedente dalla lavagna, la porta si riapre e fa capolino uno studente. Il professore NON LO FA ENTRARE perché la lezione è "già" iniziata!

Chiaramente mi è parso davvero esagerato non farlo entrare quando in effetti la lezione non era ancora iniziata. Ma credo non sia neanche carino entrare quando il professore già sta parlando. Fossi al posto suo mi distrarrei ogni volta..

Oltretutto diciamolo, molti di noi non hanno neanche la briga di sedersi nel primo posto vuoto disponibile ma entrano in aula come se niente fosse, passando davanti al professore ed attraversandola centralmente, come per dire "Ahò, eccomi, so arrivato!" e magari, fanno anche alzare i compagni che stanno seguendo per sedersi vicino all'amico che gli ha riservato il posto accanto a lui...

Ovviamente ci sono docenti a cui non da alcun fastidio questo via vai di gente, ma QUI la maggior parte degli studenti che arriva in ritardo, quando entra CHIEDE "¿Se puede?" che italianizzato vuol dire: "Posso entrare?" ed a seconda della clemenza del professore, o entri (magari con un richiamo) o te ne torni a casa.

Con questo post non voglio fare la morale a nessuno, però voglio sottolineare che in questa università percepisco un gran rispetto tra docenti e studenti e, di conseguenza, molta disponibilità e soprattutto correttezza in un ambiente universitario dove non si va solo per imparare a progettare impianti, ma anche per crescere.