Ma soprattutto cose che ho capito nel mio primo mese a Madrid.
Ho capito che qui si pranza alle 3 e si cena alle 10. Ma in realtà, tra le 12 e mezzanotte puoi mangiare sempre. Basta che tu abbia fame. Anzi, tra le 12 e mezzanotte puoi anche mangiare continuamente balzando di locale in locale, non si stupirà nessuno.
Ho capito che gli astemi che vivono in Spagna sono destinati ad una vita di emarginazione sociale. Quindi se sei astemio forse la Spagna non è il miglior posto dove tu possa vivere. Se poi sei anche vegetariano, sparati che fai prima.
Ho capito anche che, tutto sommato, non ci vuole poi tanto ad aprire solo la porta davanti degli autobus, in modo che TUTTI siano obbligati a timbrare il biglietto mentre salgono. Perché se non hai il biglietto, oltre che essere disonesto, fai pure ‘na gran figura demmerda perché se ne accorgono TUTTI.
Poi ho capito che non ci vuole tanto nemmeno a montare dei banalissimi pedali davanti alle panchine, così che anche il vecchietto che va al parco per leggere, abbia lo stimolo a farlo mentre muove un po’ le gambe quasi senza accorgersene. Di certo non correrà mai la maratona, ma magari sarà quel tanto che basta per non incriccarsi del tutto. GRATIS, al parco.