Uomini e donne

gianca ha scritto:

:shock: , basta ho deciso: sigmund sei er mejo!!

grazie!

ma non riuscivo a scrivere correttamente sta benedetta risposta.... ste sintassi, da scrivere a mano, so troppo complesse!

arale ha scritto:

bonzo ha scritto:

Però non spiega la scelta delle facoltà. Tu pensa eppoi dimmelo. Io ora devo uscire con una, chissà lei cosa ne pensa...

Per la scelta della facoltà, mi sembra ti abbiano risposto. Perché, a differenza della percentuale di premi Nobel che è rimasta pressoché la stessa, la percentuale di ragazze iscritte in facoltà scientifiche sta aumentando.
Magari tra qualche anno saremo in parità in ogni ambito accademico, o forse questo "trend" si fermerà. Comunque, finché questa percentuale continuerà ad aumentare, non sarà detta l'ultima parola..

A parte il fatto ho già risposto a questa domanda, come ho già detto non condivido proprio a monte il fatto che chi sceglie ingegneria sia più intelligente (anche con l'interpretazione di Bonzo dell'intelligenza) di chi sceglie altre facoltà, quindi non vedo perchè dovrei ulteriormente spiegare qualcosa che in my opinion non porterebbe ad alcuna conclusione. Dici che gli ingegneri sono più portati a risolvere i problemi e a ragionare?è vero ma c'è da dire che è la nostra stessa facoltà che ci impone dei problemi da risolvere e su cui ragionare e quindi abbiamo la mente più allenata di altri per questo tipo di cose, ma questo non vuol dire a priori essere più intelligenti o avere maggiori potenzialità, vuol dire avere la mente più allenata. Si potrebbe fare un confronto delle delle capacità intellettive di chi frequenta lo stesso corso, allora forse avrebbe più senso parlare di maggiore o minore intelligenza.
Il punto è che non è dimostrabile scientificamente la presunta superiorità intellettuale degli uomini sulle donne, come non sarebbe dimostrabile la parità o il viceversa, soprattutto basandosi su dati opinabili per varie ragioni come i premi nobel e altre percentuali. Si può credere che valga una delle tre precendenti ipotesi, ma affermare "è dimostrato" come bonzo ha fatto nelle ultime tre righe del suo primo post, mi pare davvero eccessivo.
Comunque penso che a questo punto ognuno rimanga delle proprie idee e continuare il dibattito lo renderebbe sterile, se già non lo è diventato.

Sabs ha scritto:

continuare il dibattito lo renderebbe sterile, se già non lo è diventato.

infatti....

Di solito c'è una sola via per stabilire chi sia più intelligente, e cioè misurare il QI.
Come si misura il QI, un sistema "misto" che ingloba aree differenti che vanno dall'attitudine logica alle matrici di Raven fino a domande di attitudine verbale e cultura generale. Soprattutto l'attitudine logica sarebbe molto indicativa perché riassume in termini "neutrali" quello che l'ingegneria pone con problemi di natura matematica e una facoltà come Giurisprudenza con i codici delle parole, dove le parole sono una traslazione e un mezzo espressivo quasi "matematico" (i termini e le concatenazioni delle parole sono in Giurisprudenza l'equivalente di un simbolismo matematico, soltanto senza i numeri... ma pongono molti più problemi interpretativi).

Cmq secondo me se facessimo il giochetto avremmo molte sorprese, e non credo necessariamente che uno studente di ingegneria si piazzerebbe meglio di uno di Juris o altra facoltà (anzi).

Dici che gli ingegneri sono più portati a risolvere i problemi e a ragionare?è vero ma c'è da dire che è la nostra stessa facoltà che ci impone dei problemi da risolvere e su cui ragionare e quindi abbiamo la mente più allenata di altri per questo tipo di cose, ma questo non vuol dire a priori essere più intelligenti o avere maggiori potenzialità, vuol dire avere la mente più allenata. Si potrebbe fare un confronto delle delle capacità intellettive di chi frequenta lo stesso corso, allora forse avrebbe più senso parlare di maggiore o minore intelligenza.

Dici bene Sabs nel secondo punto che secondo me riassume il nocciolo della faccenda, al di là delle provocazioni fine a se stesse, ogni branca del sapere presuppone diversi problemi e diversi approcci alla soluzione del problema, semplicemente dico che un giurista non ha la risposta a problemi di natura ingegneristica, e un ingegnere non può avere soluzioni a problemi di natura giuridica (es. l'ingegnere progetta un circuito integrato e il giurista gli garantisce il diritto di esclusività tramite brevetto, ecc. ecc.), perché parlano due linguaggi diversi, usano strumenti diversi e in ultima analisi perseguono finalità diverse.
Dire "la matematica al primo posto, Sigmund all'ultimo" è una tipica distorsione di chi crede che la sua facoltà o quello che studia lui sia la migliore del mondo, ma è un'illusione adolescenziale che dovrebbe svanire (quasi) subito (cmq ognuno padrone di pensarla come vuole, per carità...).
La questione della superiorità intellettuale dell'uomo sulla donna è talmente assurda che do la risposta per acquisita, veramente mi interessa zero o giù di lì... lascio a voi ragazze dimostrare il contrario, sempre che ce ne sia bisogno.

Che post inutile ragazzi...

RansieLaStrega ha scritto:

Che post inutile ragazzi...

Certo se non lo tiravi su era meglio......... :shock: se era inutile.........