Uomini e donne

arale ha scritto:

ele ha scritto:

@ Gioenjoy: io sono super fidanzata e innamorata ma sai com'è, in quanto donna punto sempre al migliore offerente, quindi se magari tu mi puoi scarrozzare meglio e con una macchina migliore... puoi sempre farti avanti. Sai no? Le donne sono solo delle stupide (ma furbe) sfruttatrici di uomini...

Vabbeh, lui scherzava.. mi sembrava più che altro un (neanche tanto) velato complimento!

Ah, ma se è per questo infatti io non ce l'avevo con lui.
Stavo solo continuando ad ironizzare sul mondo femminile così come descritto da bonzo...: noi donne troppo intente ad incremarci per essere lisce e profumate per avere stimoli per la nostra (misera) intelligenza...

Domanda: quindi per te Bonzo oltre a essere inferiori le donne rispetto agli uomini, lo sono anche tutti quelli che non hanno scelto ingegneria come corso di studi? Gli uomini che hanno scelto studi umanistici sono meno intelligenti di quelli che scelgono facoltà scientifiche?
Non pensi che magari esistono interessi diversi nel mondo dai tuoi?
Nonostante io studi ingegneria con buoni risultati, non mi sento nè inferiore nè superiore a nessuno a priori, se avessi dovuto studiare legge probabilmente avrei avuto un rendimento pessimo, ma questo sicuramente perchè faccio anch'io parte della schiera di esseri inferiori.

bonzo ha scritto:

Concludo dicendo quello che dico sempre. È inutile che mi chiami maschilista. L'uomo è più intelligente della donna. A dimostrarlo ci sono millenni di evoluzione e una sfilza di premi Nobel quasi tutti vinti da uomini. Inoltre ci sono appunto questi comportamenti infantili (sguardi ambigui e giochetti simili) che non fanno altro che avvalere la mia tesi.

Beh, è vero.. su 300 Premi Nobel solo 10 sono stati assegnati a personaggi femminili in fisica, medicina e chimica (tra essi ,quello del 1986 è andato a Rita Levi Montalcini).
Non sei, presumo, a conoscenza del fatto che la battaglia delle europee per il diritto all'istruzione universitaria non fu uno scherzo. In Germania, fino al 1908, per frequentare le università come uditrici, le donne dovevano ottenere il permesso dei titolari dei corsi, il che era un grosso progresso: nel passato dovevano scomodare il ministro dell'educazione. Ad Oxford, negli anni'30, le chimiche potevano frequentare le "general sessions", ma non i club in cui si discuteva di ricerca avanzata.

In America era più semplice accedere ai corsi ma la carriera scientifica non era affatto agevole.Il principio "equal pay for equal work" era una divertente barzelletta: a parità di posizione accademica una donna poteva tranquillamente guadagnare la metà di un collega maschio.

Indi per cui, non è per una minore intelligenza delle donne che di premi Nobel ce ne sono pochi, ma per una ignoranza ottusa e ingiustificata di chi ha ritenuto , senza alcun fondamento ,superiore l'uomo.

Personalmente trovo ridicola l'analisi wikipedista che hai fatto. La percentuale di Nobel agli uomini è rimasta immutata dal 1901. Le cose che hai detto posso essere vere o non vere, rilevanti o irrilevanti. Non vedo dati ma solo parole, solo un bel racconto di storia. In finale è pura demogogia.

Di fatto oggi la situazione è come l'ho descritta io e puoi vederlo tu stesso leggendo i nomi degli immatricolati.

Meno donne a Ingegneria di quante se ne trovano nelle altre facoltà e non perchè "preferiscono" altre cose, siamo seri: in realtà sanno benissimo che non è alla loro altezza. Poi ci stanno le eccezioni... arale in primis!

Poi possiamo raccontare favole per non sembrare maschilisti, per far piacere al "buon pensare", per quieto vivere.

Ma questo non vuol dire che io ho più diritti delle donne, non scherziamo. Questo è terrorismo, roba da pena di morte! Non sono mica un Talebano.

Non hai risposto alla mia domanda... col discorso che fai te bonzo, chiunque non scelga ingegneria (o comunque una materia scientifica) non è all'altezza e ha un'intelligenza inferiore indipendentemente dal fatto che sia maschio o femmina?

L'apertura mentale è il primo segno di una vera intelligenza.
Uno con vedute così chiuse e ristrette non potrà mai capire e vedere oltre i suoi paraocchi.