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Io (non) voto.

.Oggi è giorno di elezioni.

Si torna a votare dopo 5 anni per rinnovare il nostro Parlamento. Ma più che rinnovare, la parola più appropriata per queste elezioni sarebbe 'cambiare'.
Non voglio parlare di politica, di chi è meglio, di chi è peggio. Vorrei solo esprimere un pensiero (tra i tanti con cui mi sono scontrato in questo ultimo mese) su queste elezioni.
Penso che tutti ci rendiamo conto della situazione in cui ci troviamo noi italiani. Di chi è la colpa? Di troppe persone (politicamente parlando) secondo me, ognuna con le sue responsabilità e non dobbiamo dimenticarci di questo quando andremo a votare oggi e domani. Dobbiamo cominciare ad essere un popolo con memoria e finalmente intelligente. Per quello non dichiaro chi voterò e chi no. Forse lo capirete fra queste righe ma non è questo l'obiettivo del mio post: voglio far capire a quei milioni di persone (perchè saranno molti milioni) che non andranno a votare per protesta o per scelta dell'ideologia del NON voto che questa volta sbagliano. Spero di sbagliarmi ma queste elezioni sono l'occasione (l'ultima) per dimostrare che vogliamo una Italia nuova e vogliamo dare un segnale, soprattutto noi giovani, a questo sistema politico che non ci rispecchia.
Voi del NON voto direte che non c'è nessuno che vi rappresenti in quella lista dove metterete una X. In parte sono d'accordo con voi ma per una volta provate a metterla sul simbolo che per lo meno vi somigli (politicamente) per il 25%. Basta questo per dare (speriamo) una svolta alla nostra Italia.
E se (probabilmente) non vi ho convinti andate a votare per segno di riconoscenza verso i vostri avi, bisnonni che hanno lottato anni e secoli fa per ottenere il diritto di voto. Persone che hanno dato la vita, hanno creduto in ideali politici e sociali per poter dare ai loro figli e nipoti l'opportunità di votare e poter scegliere chi li dovesse rappresentare.
Se questa storia vi sembra troppo lontana e non vi tocca, mi rivolgo alle donne.


Le donne italiane hanno avuto il diritto di voto solo nel 1946. Cioè le vostre bisnonne non potevano votare. Vi sembra giusto? Loro e le loro madri hanno lottato per permettere oggi a voi donne di votare: non buttate al vento la fatica di donne forti e coraggiose.
E come recita l'articolo 48 della Costituzione Italiana:
"Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico."
Non dimentichiamocelo. Almeno per oggi e domani.

Sempre più serviranno letterati e filosofi...
Lei viene? Vittorianesimo is the way!
 

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