Uomini e donne

bonzo ha scritto:

Gli avvocati sono una casta di incravattati superbi della peggior specie. Una cupola che limita le parcelle minime e impedisce la concorrenza fa più schifo dei tassisti. I notai, non ne parliamo. Circa un mese fa per mettere una firma stupida su un contratto di proprietà per una casa che mi hanno intestato, l'imbecille ha osato chiedermi 12000 euro! CHE c***o DICI!!!
Un operaio si fa un secchio dalla mattina alla sera e non lo guadagna in un anno quello che tu prendi con una firma. Ma poi scommetto che non paga le tasse da quando è iscritto all'albo.

Perciò ecco cosa penso di chi fa Giurisprudenza: è tutta gente che uscita dalle superiori ha scoperto che non era in grado di fare nulla nella vita: nè competenze nè passioni. Contemporaneamente ha però visto nei soldi e nel potere la propria aspirazione di vita. Quindi ha scelto la facoltà che avesse un buon rapporto difficoltà/guadagno. Gente che passa dalla mattina alla sera a dirti quante pagine studia. Favole, racconti, aneddoti, non c'è nulla di difficile se non un grande sforzo di memoria. Non ci sono qualità in voi se non questa, non vi è richiesta. Qualità che si possono trovare invece in un medico. Direte voi che la legge è una nobile aspirazione. *********! Sono i primi che non la rispettano perchè sanno come fregarla. I medici invece credono fortissimamente nel diritto alla tua sopravvivenza e si battono perchè tu lo ottenga con tutte le capacità che hanno. Loro si meritano 12000 euro il notaio al massimo 1 euro.

Di quei 12000 euro, hai almeno un'idea di quanto ritorna allo stato sotto forma di imposta indiretta? Il notaio è per lo più un collettore di tasse, e sotto quella firma paghi la responabilità di chi, se sbaglia la compilazione formale di un semplice atto (e bada bene che stiamo parlando di minimi vizi di forma, non di sostanza) perde la sedia da sotto il sedere (per un preciso codice deontologico elevato a legge sostanziale), cosa che non accade, per es., per un chirurgo che ammazza un paziente sotto i ferri o per un architetto/ingegnere che progetta un'opera edilizia che collassa.
Ma cmq non voglio fare l'apologia di avvocati o notai; il punto è che caro bonzo continui a sciorinare una lunga sesquipedale sequela di luoghi comuni su tutto lo scibile umano, partendo peraltro da premesse o assiomi tecnicamente inesistenti. Ele ti ha già risposto ampiamente azzerando le tue argomentazioni alla base, per parte mia ti pregherei di limitarti a disquisire di cose di cui hai almeno conoscenza, e visto che, da quello che ho potuto evincere, ti reputi un individuo sufficientemente intelligente, fatti il favore di non insultare almeno la tua, di intelligenza.

bonzo ha scritto:

Ne conosco una decina e sono tutti così, superbi e arroganti.

Le ultime parole famose?
Guardare in casa propria e farsi un esamino di coscienza, e un bel bagnetto purificante in una vasca di umiltà. Saluti.

P.S. Parli di Sigmund che qualche volta sfiora e centra il comico (in)volontario, ma davvero il concentrato di luoghi comuni spremuti dei tuoi post fanno sembrare i suoi interventi di un altro spessore.
Del resto trovo molto deprimente che per far valere le tue "ragioni" a un certo punto finisci immancabilimente per insultare il tuo interlocutore, estendendo puntualmente l'insulto in maniera qualunquista e gratuita a tutta la categoria di appartenenza (di sesso, di professione, di attività intellettuale)...
Ma del resto si sa, ignoranza e arroganza vanno di pari passo.
De minimis non curat...

pax22 ha scritto:

PICCOLO OT (Tanto è concesso in questo topic) .
Perchè non apriamo un thread chiamato "SITI INTERESSANTI" oppure "SITI DI SIGMUND" ??
Ha scritto una decina di topic,ai quale nessuno ha risposto...

Bell'idea, vediamo se riesce a coglierla. Si fa un thread tutto suo e mette i siti che vuole. C'è da considerare però l'importanza di alcuni siti che ha postato, naviga dall'utile al futile, secondo me, inconsapevolmente.

Sapete qual'è il bello di sto topic?
Che si va da un concetto ad un'altro con una normalità disarmante...
A sto punto non può manco più chiamarsi "Uomini & Donne"....

E comunque caro Leather Rebel

cosa che non accade per architetto/ingegnere che progetta un'opera edilizia che collassa.

Qui ti sbagli caro mio...ne conosco abbastanza di questi casi,ingegneri e architetti che ora sono a spasso per aver sbagliato 2 misure(anche se pur infinitesimali)...invece di aver sbagliato a leggere precise regole formali...
Se permetti è più semplice, da questo punto di vista, non sbagliare la compilazione formale di un semplice atto...

Ah dimenticavo....
(Quando decideranno di mettere un edit a sto forum????)

Se un chirurgo sbaglia un operazione,oppure se un ponte dovesse crollare a causa di misure errate c'è il rischio DELLA VITA...tenetelo in considerazione...

Leather ha scritto:

Di quei 12000 euro, hai almeno un'idea di quanto ritorna allo stato sotto forma di imposta indiretta? Il notaio è per lo più un collettore di tasse, e sotto quella firma paghi la responabilità di chi, se sbaglia la compilazione formale di un semplice atto (e bada bene che stiamo parlando di minimi vizi di forma, non di sostanza) perde la sedia da sotto il sedere (per un preciso codice deontologico elevato a legge sostanziale), cosa che non accade, per es., per un chirurgo che ammazza un paziente sotto i ferri o per un architetto/ingegnere che progetta un'opera edilizia che collassa.

Credo che tu ti stia sbagliando di grosso.

Ma cmq non voglio fare l'apologia di avvocati o notai; il punto è che caro bonzo continui a sciorinare una lunga sesquipedale sequela di luoghi comuni su tutto lo scibile umano, partendo peraltro da premesse o assiomi tecnicamente inesistenti. Ele ti ha già risposto ampiamente azzerando le tue argomentazioni alla base, per parte mia ti pregherei di limitarti a disquisire di cose di cui hai almeno conoscenza.

Posso capire i luoghi comuni sugli avvocati e i notai, ci sto. Forse è così e forse ne conosco troppo pochi per giudicare, ho sicuramente offeso tanta gente onesta e chiedo scusa.

Ma riguardo alle "premesse o assiomi tecnicamente inesistenti" siamo alle solite. Io ho argomentato quello che ho detto, tu hai solo detto in sostanza "sei un imbecille" senza dire perchè come e quando. Quali sarebbero questi assiomi che non reggono? Parliamone. Ma parla di questo e non cacciare tremila parole per non dire niente, perchè in sostanza non hai detto nulla.

Quindi, caro Leather Rebel, che tu venga qui ad abbaiare come un cane appena sciolto solo per difendere la tua amichetta è patetico, nessuno le sta facendo del male. Non hai letto nulla di tutta la discussione, ti sei limitato all'ultimo post. Spunti all'improvviso con questa tua entrata ad effetto dispensando italianismi da sussidiario, mostrando falsa cultura e scarso senso civio.

De minimis non curat...

Cos'è, hai aperto il libro di latino per la prima volta nella tua vita? A chi l'hai sentita? La frase è incompleta, così non ha molto senso. Pittosto io avrei detto Ubi major minor cessat!...

pax22 ha scritto:

invece di aver sbagliato a leggere precise regole formali...

Non leggere, ma fare tutta una serie di accertamenti che vanno dall'indagine della volontà delle parti fino alle visure ipocatastali, e se sbagli di una mezza virgola nella stesura dell'atto l'immobile va perso, e bruci alcune centinaia di migliaia di euro dei poveri disgraziati che investono su una casa, spesso i risparmi di una vita. Ti faccio presente che è molto più difficile circoscrivere l'azione e la responsabilità di un ingegnere piuttosto che di un architetto, perché lavorano a "comparti": c'è chi si occupa di progettare un pilone, chi una travatura, chi un bullone (dico per assurdo) e così capita che l'ingegnere molto ma molto raramente veda l'insieme di quello che sta progettando, ma solo la parte che andrà a formare l'insieme... pars pro toto... e così capita anche che sia più difficile stabilire in ultima analisi di chi è la colpa se qualcosa va storto.
L'avvocato o il notaio lavorano da soli e si assumono in prima persona i rischi delle loro azioni, con tutto quello che comporta. Il notaio in particolare, essendo anche un pubblico ufficiale, nel momento in cui ha in mano l'atto rappresenta lo STATO, e se sbaglia è lo stato a sbagliare (per interposta persona), ed è lo Stato a destituirlo un secondo dopo che ha sbagliato.

Ma cmq non intendo portare avanti una sterile contrapposizione come ha fatto qualcuno prima cercando di stabilire la presunta superiorità di una professione sull'altra (esercizio di per sé ridicolo), una società civile ha tanto bisogno di giuristi quanto di medici che di ingegneri/architetti (i primi come garanti di una serie codificata di regole senza le quali sarebbe l'anarchia, i secondi come tutori del bene salute e i terzi sono essenziali altrimenti non starei qui a scrivere su un computer con un tetto sopra la testa). Ma pure, se è per quello, di coltivatori diretti e perfino della "manovalanza", operai e carpentieri che eseguono materialmente quello che cotanti ingegneri e architetti dicono loro di realizzare, ecc. ecc.
Tutti meritano il dovuto rispetto e io rispetto molto in particolare proprio gli ingegneri, anche se certi discorsi rischiano di smontare in un colpo solo tutta la stima che credevo di potergli accordare... ma sono sicuro che stiamo parlando di casi isolati, che non rappresentano nessuno se non loro stessi... spero! Ciao.