fbpx
Skip to main content

La deriva della creazione

Impressiona la rapidità con cui un hashtag che invita alla scrittura conquista gli utenti di Twitter. In pochi minuti molti testi sono prodotti e prendono a girare, allargando rapidamente la cerchia dei lettori e degli scrittori: un happening.
Ieri è stato il caso di #cappottinorosso, prima era stato per #1libroin1twit – e naturalmente, con gradi diversi di impegno e di durata, #lunafalò e #leucò (e bisogna dire che anche #scritturebrevi sta dando luogo ad una bella collezione di microstorie, individuali e collettive, e anche a paratesti e commenti).

Il processo può facilmente comportare modifiche inattese di direzione e composizioni da connessioni impreviste, segno dell’infinita corrente della riscrittura.
Per #cappottinorosso vi è anche da segnalare l’interessante effetto divisivo generato dall’ambiguità semantica della terminologia legata all’orrore, elemento che mette in evidenza la centralità della lettura (interpretazione).

La struttura a rete di Twitter, particolarmente per le relazioni non coincidenti di following e follower di ciascun utente (non vi è una comunità unica ma sono tanti microuniversi diversamente interrelati), comporta l’espansione non lineare, incrociata, contaminazioni e ritagli, completamenti e intersezioni, reinterpretazioni eventualmente non più dalla prima fonte, ma dalla più recente, o intermedia, una deriva della creazione.

Carattere peculiare dell’hashtag come strumento è di declinarsi ormai non soltanto come “argomento” (il topic ) ma anche come occasione esegetica (comment), poiché l’”aggancio” all’evento compositivo spesso si concretizza sul piano della “annotazione” meta-testuale, di una riflessione sull’operazione complessiva o sulla singola esecuzione.

L’abbinamento tra mezzo social e scrittura creativa favorisce l’istituzione di legami interni ed esterni ai testi e testualità nuove.
Sul piano dei linguaggi e del dibattito sui linguaggi (rispondendo a una sollecitazione di Isolaria Pacifico) è interessante seguire tali sentieri della scrittura e della lettura (“scritture brevi” fa questo) recuperando trafile, ricomponendo nessi, osservando insomma nel processo letterario un’espressione particolare dell’interazione, e il farsi continuo della lingua.

Come per la lingua, il sistema si anima nella condivisione.
Saranno tante storie o una?
E l’iniziativa è organizzata o spontanea?
Basta incrociare un amico e non è più necessario saperlo: nel mare della creazione ci si tuffa con fiducia.

Il contesto collettivo funziona da argine e da limite, ma allo stesso tempo rafforza la deriva della creazione ampliando gli spazi di realizzazione a partire dalle individuali competenze.

Il sistema è il punto di partenza e di arrivo, il contributo di ognuno diventa di tutti e il prodotto avrà un effetto nell’universo collettivo delle conoscenze.
Come nella lingua, la competenza genera atti di parola, ma anche rigenera il sistema.

C’è molta ispirazione e c’è molto spazio di libertà nella rete dei rapporti.

Dove ho letto che Twitter è un piedistallo o un trampolino?

Francesca Chiusaroli, Scritture Brevi
25 maggio 2013

Avatar (la mia esperienza in Second Life)
L'amore cambogiano
 

By accepting you will be accessing a service provided by a third-party external to https://www.universitor.it/