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Mi piace (Che carattere!)

Più che un carattere, un’icona (lo è in effetti), irrinunciabile per la società dell’apparire che si espone in bacheca su Facebook.
Domanda fatale: “Quanti ‘mi piace’ hai?”

Cortesia, politeness e le regole della netiquette ne determinano usi e abusi.
Infallibile attestato di popolarità, la figura amplia il proprio spettro di senso allorché è introdotta per segnalare “consenso”,”gentile riscontro”, espressione del favore del gruppo, o di uno.
Una speciale ricevuta di ritorno che suggella amicizie e relazioni.
Un post che non riceva un ‘mi piace’ è come non inviato, non letto, il suo autore, forse, non amato (“Possibile che debba capitare proprio a me?”).
Oppure, il messaggio è andato perduto nel flusso ininterrotto delle notizie/notifiche, e occorrerà, con speranza, ritentare.

Pittogramma che sintetizza significante e significato, l'icona del pollice alzato richiama il più grave e antico gesto della volontà che salva o condanna l'uomo nell'arena. La comunicazione social, ne ha fatto, insieme a "Condividi", il tasto del successo. A fronte della egemonica presenza dell'inglese della rete, speciale prerogativa di questa icona è di leggersi in ogni lingua:
Facebook: il tasto ‘Mi piace’

Il segno realizza, in tal modo, nella corrente società globale, un traguardo auspicato da certi ideali progetti di lingua perfetta, o dell'Eden perduto - pansofia, characteristica, lingua-scrittura universale.
‘Mi piace’: se non ci fosse, bisognerebbe “inventarlo”.

(da www.scritturebrevi.it)

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Hashtag! (Non entra chi non vuole)

Cancelletto (Wikipedia)

Hashtag (Wikipedia)

A che servisse nessuno lo sapeva, mentre ora è praticamente indispensabile.
Carattere identificativo di Twitter, Instagram, Google+, va dilagando a vista d’occhio nella scrittura dei social network (su Facebook non si usava, ma ora sempre più spesso si trova), per etichettare i messaggi personali, le discussioni, le conversazioni, classificandoli con un’efficace espressione di sintesi.
Figura del “cancello” a partire dalla forma – # – esso ha acquisito oggi il ruolo concreto di un “cancello” (“struttura a sbarre…, con funzioni simili a quelle di una porta”, Sabatini-Coletti) delle idee.
Segno “aggregatore”, consente di raccogliere e di raccogliersi, condividere idee ed argomenti, o progetti, e creare tendenze e orientamenti.
Un segno alla moda, che fa moda.
Ce ne parla, magistralmente, Beppe Severgnini:
Severgnini sull’hashtag
Io vi consiglio di provare, su Twitter: #scritturebrevi

Dalla rubrica "Che carattere!", www.scritturebrevi.it, il blog, NEW!)

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CHE CARATTERE!

Da Wikipedia: “Slash, o Barra

Questo segno di solito si utilizza come separazione fra diverse alternative, o nelle date. È usato per scrivere unità di misura espresse da frazioni. Nella scrittura di espressioni matematiche mediante l’utilizzo di semplici caratteri ASCII non estesi, la barra indica l’operazione di divisione.
Alcuni esempi dell’uso della barra:
Oggi è il 15/02/2013
100 km/h
Mangiare e/o dormire
Il/la sottoscritto/a … nato/a a …
3 + (14/7) = 5
In informatica
Come separatore nei percorsi di un file system in Unix e nei sistemi Unix-like:
/usr/local/bin
/data/readme.txt
Negli URL, esempio:

www.universitor.it/blog

Dunque succede questo. Nel contesto dei linguaggi informatici lo slash è diventato, da segno di separazione, divisione, alternativa, a segno di specificazione, orientamento, apertura. Appartenenza alla trafila, percorso, tragitto, e infine scorcio ed esito. Come una porta che si spalanca sul mondo…
Insomma SLASH, che carattere!

(dalla rubrica "Che carattere!" del blog www.scritturebrevi.it  NEW!)

 
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Aspettando il cuore. Ad maiora

Grazie Universitor

<3

da Scritture Brevi, le pubblicazioni

 

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Poesia

"Non dovrò avere sete, con questo Vino alle mie labbra,

non sarò mendicante, con tali Regni nella tasca."

e.d.

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Questi ragazzi non sanno scrivere!

Sorridente

Chi l'ha detto che i linguaggi giovanili non hanno rispetto del passato? 

Un sorriso vale più di mille parole  

Il punto e virgola è a dir poco indispensabile  ;-) 

TVB è una frase "lapidaria".

Il cuore <3 è un disegno universale.

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Che vi dicevo?

Tra le frasi mie tipiche in aula c'è "Scrivete!". Ed è un invito a segnare negli appunti i concetti più importanti.

Nonostante il tono da punto esclamativo, gli studenti sanno che non è un ordine, ma un aver cura, un'attenzione.

Allo stesso modo ripeto qui "Scrivete!". Ancora una volta non è un ordine, ma un'espressione di affetto.

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San Valentino

Buon San Valentino a tutti quelli che amano, ma soprattutto a quelli che amano parlare dell'amore, e specialmente, dell'amore, scrivere.

E - a proposito - voglio ricordarvi che dal marzo 2011 il disegno del cuore <3 è entrato nell'Oxford English Dictionary.

Un pittogramma in un dizionario alfabetico importante non è avvenimento da poco.

Come prevedibile, molti si sono scandalizzati: "povera lingua inglese, deturpata e sconfitta!"

Ma - ed è questa la mia riflessione - come può essere una sconfitta l'arrivo nella lingua di un simbolo che ci permette di dire "ti amo" in tutte le lingue del mondo?

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Commenti recenti
Alessio Martorelli
E' sempre la solita storia: quando si registra un fatto linguistico nuovo, c'è sempre gente che si scandalizza. Ma è impossibile c... Leggi tutto
Giovedì, 14 Febbraio 2013 16:09
Alessio Martorelli
ad usare to amore.
Giovedì, 14 Febbraio 2013 16:17
Alessio Martorelli
ok non mi segna il cuore, vabe.
Giovedì, 14 Febbraio 2013 16:19
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Sul blog collettivo

"L'Autunno - scrutò la mia Calzetta -

Tinte - disse - ho io -

da far confondere un Fenicottero -

Mostramele - dissi -

Scelsi la Cocciniglia - trovandola

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Dell'andare

"Dove ho perduto mi muovo più piano" (e.d.).

Che vuol dire paura del dolore ma anche usare il passo giusto.

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