"110 e lode? no grazie": il dibattito prosegue qui

jul ha scritto:

neva ha scritto:

Fede
Parli di difficoltà potenziale... Lettere sarebbe una facolta seria se questa difficolta non fosse potenziale, ma reale. Finchè; vedremo esami da 10 crediti regalati con una domanda di 3 minuti, noi studenti di ingegneria,dove per 5, miseri crediti dobbiamo sostenere 2 prove scritte e un orale, mutuamente esclusive dove il tasso di mortalità negli esami è del 85% continueremo , in virtù; dell'oggettività;, a considerare alcune facolta di serie B.

Sul punto di vista di fondo sono d'accordo. Ho udito però opinioni opposte [sbagliate] da altre parrocchie (discorsi del tipo 'noi per un esame da 5 punti studiamo 1000 pagine di un'opera immortale, altrove dopo 300 punti ....

Complimenti,
si vede il frutto di studi classici, scrivi in modo scorrevole e riesci ad ingarbugliare ad arte un discorso semplicissimo.
La "serie B" era semplicemente una metafora, senza alcuna ispirazione al mondo calcistico: evitiamo quindi continue allusione alla " fede calcistica" come simpatico sbeffeggio delle mie 5, ma precise ed oggettive ( a differenza delle tue molte ma fumose,confuse,eleganti ed ingarbugliate) frasi.
Alla fine del tuo tema da 30, resta il fatto che a Lettere si prendono 10 crediti con 1 domanda da 3 minuti, ad ingegneria se ne prendono 5 dopo 2 scritti tecnici, 1 orale il piu delle volte sadico, e permettimi di dire che, in ogni caso, ho il sospetto che risolvere equazioni differenziali o elaborare simpatici modelli probabilistici sia piu complicato che ripetere una nozione letta e appiccicata in mente.

ovviamente, è un opinione.

Professionisti dici?
Non facciamo di tutta l'erba un fascio,anche se in maniera non sempre ottimistica...ce ne sono di talenti e grazie al cielo che ce ne sono!!!
Però basta pensare a quante persone negli ultimi anni sono decedute a causa di operazioni chirurgiche sbagliate,diagnosi errate e quant'altro,quindi anche medicina,ogni tanto commette i suoi sbagli.
Se dopo questi siano dovuti alla facoltà,o semplicemente all'errore umano non sta a noi giudicarlo...è troppo facile screditare quando si possiede il pezzo di carta in mano...ma poi alla fine,qualsiasi sia l'università da cui ti sei formato,è il tuo talento e la tua capacità di emergere che fanno brillare quel pezzo di carta...
Cosa ci sia scritto sopra vale poco nell'ambito in cui si vuole ambire...
E con questo chiudo,non ho più alcuna intenzione di rispondere a persone che dicono gli ingegneri sono inutili...a ciascuna la sua umana concezione della vita...
Ricordo ancora : "Gli ingegneri progettano il NOSTRO futuro,e LORO lo costruiranno..."

lippo761 ha scritto:

Cari ingegnerei il mondo potrebbe fare sicuramente a meno di voi, perchè sono gli ideali e le passioni che permettono all'uomo di evolversi.

Trattengo a forza lo sdegno per tale affermazione per evitare di scendere in insulti pesanti e probabilmente fuori luogo.

Mi danno la forza per trattenere questo sdegno, che aumenta esponenzialmente in me, le risposte dei "colleghi" che precedentemente hanno pensato a schiarirti le idee sul fatto che se oggi hai un certo stile di vita lo devi decisamente a degli ingegneri:

probabilmente certe cose al giorno d'oggi sembrano talmente ovvie e scontate che non si perde tempo a pensare come esse esistono, e probabilmente molti le sfruttano ignari di ciò che vi è dietro, inconsci del loro funzionamento, come se fossero un dono di dio sceso dal cielo; è un peccato perchè dietro le macchine con cui vi muovete di centinaia di km in poche ore invece che in mesi e i computer con cui vi tenete in contatto e scrivete sui forum, ci sono meccanismi e tecnologie che interesserebbero persino il più stolto degli esseri umani...

Io sono Ingegnere per vocazione naturale. Per quanto io ami quello che studio e per quanto soffra studiando dalle 8 di mattina a mezzanotte-l'una ogni giorno della mia vita, senza sabati, ne' domeniche, ne' natali, ne' festivita' di altro genere, rispetto le altre scelte di vita perche', appunto, sono scelte di vita.
Non condivido i lamenti dei miei colleghi, nonostante io mi lamenti del sistema universitario. Alla fine l'avete scelta voi questa facolta'.
Non ha senso fare paragoni tra facolta'. Sono semplicemente diverse tra loro ed e' giusto che sia cosi'.
Ritengo che a questo mondo servono tutte le forme espressive create dall'uomo, dalla matematica alla poesia. Ognuno di noi serve a qualcosa, ha un proprio compito...e guai se non ci fosse.
Pensate se non ci fossero gli addetti allo spurgo delle fogne...
Ci sono Ingegneri, ci sono Medici, ci sono pensatori. Non importa la difficolta' con la quale si diventa cio' che vogliamo essere, l'importante e' diventarlo veramente.

TheAlchemist ha scritto:

Io sono Ingegnere per vocazione naturale. Per quanto io ami quello che studio e per quanto soffra studiando dalle 8 di mattina a mezzanotte-l'una ogni giorno della mia vita, senza sabati, ne' domeniche, ne' natali, ne' festivita' di altro genere, rispetto le altre scelte di vita perche', appunto, sono scelte di vita.
Non condivido i lamenti dei miei colleghi, nonostante io mi lamenti del sistema universitario. Alla fine l'avete scelta voi questa facolta'.
Non ha senso fare paragoni tra facolta'. Sono semplicemente diverse tra loro ed e' giusto che sia cosi'.
Ritengo che a questo mondo servono tutte le forme espressive create dall'uomo, dalla matematica alla poesia. Ognuno di noi serve a qualcosa, ha un proprio compito...e guai se non ci fosse.
Pensate se non ci fossero gli addetti allo spurgo delle fogne...
Ci sono Ingegneri, ci sono Medici, ci sono pensatori. Non importa la difficolta' con la quale si diventa cio' che vogliamo essere, l'importante e' diventarlo veramente.

Applauso!!!

per fede_gestionale

fai la media tra un esame come TFA e uno come Fondamenti d'informatica e vedrai che il mazzo non te lo fai mica più grande di un qualsiasi altro studente di una qualsiasi facoltà, di un qualsiasi ateneo.