Salve, quello che vorrei chiedere riguarda la possibilità di creare energia sfruttando l’acqua del mare che a differenza delle acque dei fiumi è in abbondanza, o per lo meno soffre in misura minore il problema della siccità.
Quello che mi chiedo è se è fattibile la seguente cosa:
Inizialmente prelevare tramite una pompa (caratterizzata da una certa prevalenza) una certa portata d’acqua e, all’interno di un condotto verticale, portarla dal livello del mare ad una certa altezza (per esempio 100 m).
All’altezza di 100 m collocare un recipiente capace di contenere un certo volume d’acqua.
Dal recipiente far partire un altro condotto verticale lungo altri 100 m e su questi 100 m ad intervalli di 20 m (per esempio) collocare una turbina e un alternatore (in tutto, avendo fissato il dislivello di 20 m e i 100 m di lunghezza del condotto di ritorno, andranno collocate 4 turbine) che opereranno la conversione dall’energia cinetica dell’acqua ad energia elettrica.
Dunque ricapitolando avremo, a monte del recipiente, un condotto in posizione verticale che conterrà l’acqua che risalirà grazie all’azione della pompa. A valle del recipiente avremo un altro condotto verticale con le turbine e gli alternatori.
Quello che mi chiedo e che chiedo a voi è se, fissato il tipo di pompa (e le sue caratteristiche) e l’altezza a cui voglio far risalire l’acqua e fissate anche le caratteristiche di ogni turbina, esiste un numero ottimale di turbine (o, che è equivalente, un valore di dislivello ottimale) che realizza il migliore rendimento (in termini di rapporto fra l’energia prodotta e quella fornita) dell’impianto. Posso sperare in una produzione di energia elettrica da parte delle turbine e alternatori superiore all’energia elettrica che, necessariamente , dovrò fornire per il funzionamento della pompa? E se è possibile, si può quantificare in percentuale l’energia prodotta rispetto a quella fornita?
Grazie
