Di federica lucantoni su Mercoledì, 17 Aprile 2013
Categoria: Si inizia!

SMART WOMEN ITALY A ROMA: INNOVAZIONE, GENERE, TECNOLOGIE.

(Da un post di Helios su www.ilvinoeleviole.it)

Sono andata con Petra allo Smart Women Italy di Roma, evento organizzato dalle Girls Geek Dinners Bologna (in partnership con il gruppo di Roma) per promuovere la diffusione della cultura digitale in Italia attraverso le donne.

Perché attraverso le donne? Perché le donne sono abituate a fare network, e poi perché attraverso loro passa l’educazione delle nuove generazioni. Le tecnologie digitali, inoltre, rappresentano un’enorme opportunità, poiché attraverso il web, è possibile inventare nuovi lavori e nuovi modi di lavorare: la rete orizzontale di internet consente di scavalcare le gerarchie dei poteri consolidati. Non esiste più “io conosco quello che conosce quell’altro”; esistono invece dei luoghi virtuali in cui creare contatti indipendentemente dal proprio nome e dai propri “agganci”. Da questo punto di vista, le normali gerarchie di potere vengono ribaltate, e si aprono spazi del tutto inediti e inesplorati per nuove forze imprenditoriali. Non sarà certo un caso se le startup più innovative nascono sul web e sono fondate prevalentemente da giovani e donne (“categorie” normalmente escluse dai grandi consessi economici e politici).

Il web, però, crea anche possibilità di tipo nuovo per l’organizzazione dei ritmi di lavoro. Svincolando il concetto del lavoro produttivo da quello di una sede fissa fisica in cui svolgerlo, il web fa lavorare anche chi nei luoghi di lavoro si è sempre sentito solo un’ospite, oppure chi ha la necessità di conciliare cure familiari e lavoro e si ritrova impossibilitato a far carriera perché, magari, non può garantire dodici ore di presenza in ufficio.

La possibilità di rendere flessibili ed elastici i propri ritmi di lavoro, però, si scontra con un enorme rischio: l’isolamento. Proprio per evitare che il lavoro indipendente o da casa si trasformi in una nuova e rischiosa “casalinghità tecnologica” (il fantasioso termine è mio), queste donne propongono di fare rete, di entrare in contatto, in relazione, intrecciare esperienze e rapporti di lavoro per creare un network forte e strutturato. Da questo punto di vista, io credo che la rete debba essere “responsabile”, avere cioè una funzione programmatica forte: aiutare le energie a circolare – sì –  ma anche e soprattutto agire da collante tra i soggetti di questa rivoluzione, in modo che nessuna resti isolata e che le energie di tutte possano convogliare in una forte spinta al cambiamento.

Immaginazione, creatività, fatica, elasticità, entusiasmo: sono questi i capisaldi del successo delle donne che hanno parlato allo Smart Women Italy di Roma. Le speaker sono tutte donne di successo con un progetto innovativo in corso. I tratti che le accomunano sono la rottura con gli schemi lavorativi consolidati e insoddisfacenti e l’invenzione di nuovi modi di lavorare, o addirittura di nuovi lavori.

Imprenditrici, docenti universitarie, filmaker, multimedia content manager, amministratrici locali, dirigenti di grandi aziende e startupper insieme per comunicare in che misura e in che modo il web e le tecnologie hanno cambiato (in meglio) le loro vite. Ho descritto i singoli interventi in questo post sullo Smart Women Italy di Roma, ma qui voglio fare ulteriori considerazioni utilizzando delle keywords pensate per l’occasione:

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