Di Alessio Rischia su Giovedì, 21 Febbraio 2013
Categoria: Si inizia!

La fine di un'era

In questi giorni ho assistito a quella che definirei "la fine di un'era" la quale mi ha portato a molteplici riflessioni sull'amore e più in generale sulla vita. Dopo ben dieci anni di convivenza mia sorella e il suo ragazzo, che affettuosamente ho sempre chiamato Cognato, pur non essendo sposato, si sono lasciati. 

"Tutto normale" si potrebbe dire, innamorarsi e lasciarsi sono cose che rientrano nella "normalità" della nostra vita, eppure qualcosa è cambiato.
E' cambiato il mio modo di vedere le cose, di non disperarsi di fronte ad un vuoto che la sua assenza lascerà nella vita della mia famiglia. Mio cognato ha vissuto per dieci lunghi e bellissimi anni con noi, nello stesso tetto, con mia sorella frequentavamo gli stessi bar, gli stessi luoghi, le stesse persone e gli stessi amici. Mentre nel paese i ragazzi e le ragazze si innamoravano e si lasciavano, mia sorella e mio cognato resistevano. Erano divenuti il "faro" per tutti coloro che speravano nell'amore, e per chi non ci credeva o non ci ha mai creduto, guardandoli, non poteva fare a meno di ricredersi.

Eppure persino loro, di fronte alla marea della vita, si sono lasciati.

E' stato un duro colpo per tutti quanti, amici, parenti e conoscenti, oltre naturalmente ai diretti interessati. E' stato un pò come assistere alla fine di un'era, una di quelle che non credevi finisse mai e quando capita lascia un vuoto dentro, enorme, a chiunque l'avesse anche solo intravista o sfiorata.

Eppure qualcosa è cambiato in me, ed è la consapevolezza che in realtà, per quanto possa essere triste assistere alla fine di un'era, la fine di una cosa è sempre l'inizio di una nuova.

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